Il cellulare stà in stand-by. Casomai spento. Apparentemente non fa nulla.
Invece proprio quel cellulare si sta ricaricando. Fantasia? Non proprio…
Per or è solo un prototipo ma presto i ricercatori del Nokia Research Centre di Cambridge in Inghilterra potrebbero regalarci il primo cellulare che si autoricarica. Come? Sfruttando le onde elettromagnetiche che sono presenti nell’ambiente. Onde che sono oramai onnipresenti: il funzionamento di base è simile a quello della dinamo di una bicicletta dove al posto del magnete in movimento si sfruttano le onde radio.
Purtroppo questa tecnologia ha una “grandezza” che non permette la sua implementazione in soluzioni esigue come un cellulare. Ora come ora il team guidato da Markku Rouvala è riuscito a far produrre al prototipo una corrente di 5 milliwatt, insufficienti rispetto ai 50 richiesti per poter alimentare un telefonino.
Per ovviare a questo problema si vuole provare a captare segnali da varie frequenze, quelle più utilizzate, per poi sommare le correnti elettriche che si vengono a creare. Secondo Rouvala una soluzione commerciale si vedrà nel giro di 3 o 4 anni.
Non sono mancate le critiche: secondo alcuni infatti le potenze delle onde presenti nell’etere sono troppo basse per poter arrivare alla fatidica soglia dei 50 milliwatt.
Vedremo…