Se pensate che Ouya sia un nuovo brand giapponese o coreano, probabilmente vi siete persi qualche passaggio dell`entrata di Android nel mercato videoludico. Per riassumere, Ouya altro non è che la prima console open source di casa Android, nata da un`idea della geniale Julie Uhrman, amministratore delegato dell`azienda statunitense.
Non solo il progetto è stato finanziato con donazioni spontanee (oltre 8 i milioni di dollari raccolti) ma anche le caratteristiche del dispositivo stesso presentano ancora una volta quell`idea di condivisione e libertà che ha decretato poi il successo di Android nel settore mobile. La console sarà infatti basata sullo stesso sistema, in particolare “Jelly Bean” e consentirà ad ogni acquirente di essere al contempo giocatore e sviluppatore, avendo ogni strumento e licenza per intervenire sul codice e modificare la console a proprio piacimento. Anche i giochi saranno essenzialmente di natura free to play con un servizio di distribuzione cosiddetto OnLive.
Le premesse sembrano esaltanti ma per varie motivazioni il lancio della console è stato più volte rimandato. Complice anche il successo del progetto che ha visto nomi importanti aggiungersi in corsa alla lista degli investitori. Eletronic Arts e Nvidia hanno infatti dato il loro contributo, non solo in termine di tecnologia e competenza, ma anche monetario, portando di fatto i capitali disponibili a ben 15 milioni di dollari. Altra notizia che ha fatto presto digerire ai vari fan in attesa del dispositivo questo ritardo, sono stati i risultati pubblicati dal team di esperti di iFixit che per primi hanno messo le mani sulla console. A quanto pare Ouya ha già ricevuto un punteggio di 9 su 10 per ciò che concerne la qualità dei materiali e la riparabilità.
La data ora prevista per il lancio ufficiale è il 25 di giugno, per quello che sembra essere un ennesimo colpo di coda da parte di Android. In questo video è possibile vedere la versione inviata ai vari sviluppatori qualche mese fa, che mostra il design del dispositivo e soprattutto le sue ridotte dimensioni. E per chi sta pensando che una console dal prezzo accessibile, facile da riparare e personalizzare e con giochi essenzialmente gratuiti, sia troppo perfetta per essere vera, consoliamoci con i giudizi tutt`altro che positivi sui controller. Al momento infatti, essendo saldati a circuito stampato, sembrano essere troppo fragili.