Dopo nove mesi dal lancio del browser Chrome, Google annuncia una nuova iniziativa: Chorme OS. Il colosso di Mountain View, dopo avere rivoluzionato internet e i browser, lancia un nuovo progetto che punta a mutare la nostra idea di Sistema Operativo.
I sistemi operativi, che fanno funzionare i browser, sono stati progettati all’ incirca negli anni ’70 quanto ancora il Web (nato nel 1991) non esisteva. Google Chrome OS è il contribuito di Google alla ridefinizione del ruolo e della natura dei sistemi operativi.
Google Chrome OS è un sistema operativo leggero e open source, destinato inizialmente ai netbook. Tra qualche mese sarà disponibile il codice, mentre i netbook saranno disponibili a partire dalla seconda metà del 2010. Velocità, semplicità e sicurezza sono gli aspetti fondamentali di questo nuovo sistema operativo. Nelle intenzioni di Google, il sistema operativo dovrà essere veloce e leggero, in grado di avviarsi e collegarsi al Web nel giro di pochi secondi. L’interfaccia utente sarà essenziale e senza fronzoli, per valorizzare l’esperienza utente direttamente sul Web.
Google Chrome OS sarà compatibile con processori x86 e ARM. L’architettura software è molto semplice: immaginate Google Chrome in esecuzione all’interno di un nuovo sistema a finestre, basato su un kernel Linux. Per gli sviluppatori di applicazioni, la piattaforma è il Web. Funzioneranno tutte le applicazioni basate sul Web, e nuove applicazioni potranno essere sviluppate utilizzando qualsiasi tecnologia web.
Naturalmente, queste applicazioni saranno compatibili con qualsiasi browser standard su Windows, Mac e Linux, dando accesso agli sviluppatori alla più vasta base di utenti che una piattaforma sia in grado di offrire. Ricordiamo che il progetto Google Chrome Os non ha nulla a che vedere con Android.
Sarà questo il futuro nei nostri personal computer? Noi crediamo di si ma siamo interessati a sapere cosa ne pensate anche voi. Vi invito quindi a lasciare le vostre idee fra i commenti. Grazie =)
Per maggiori informazioni sull’argomento ecco il link dell’articolo originale del blog di google.
La vignetta è stata realizzata da oneComics